Buoni pasto: presto saranno da 10 euro

Per chi per motivi lavorativi, è costretto a rimanere fuori casa per pranzo , è in arrivo una buona notizia, infatti, i buoni pasto presto saliranno a 10 euro.
Il ministro Brunetta ha giudicato la proposta pertinente con l’attuale situazione del mercato italiano,  e si è impegnato a sostenerla.  Presto il Governo deciderà di adeguare la cifra del buono pasto come già hanno fatto altri Paesi europei di recente.

 

Prima dell’introduzione dell’euro 10mila lire erano una bella sommetta, ci si poteva permettere un pasto abbondante durante la pausa  pranzo , e chi utilizzava i buoni pasto di quell’importo, spesso spendeva di  meno, con l’avventore che scriveva sul retro  dello scontrino la cifra avanzata da scontare la volta successiva.
Poi la lira è diventata euro, e le cose sono molto cambiate, il buono è diventato di 5,29 euro, corrispondente a 10mila lire, ma i pasti non sono rimasti al valore di 7-8mila lire ma sono diventati di 7-8 euro. Così se con la lira il buono pasto era più che sufficiente con l’introduzione dell’euro quello da 5,29 euro non basta più per un primo, un acqua e un caffè e il lavoratore ci deve aggiungere sempre altri soldi, per non correre il rischio di morire di fame .

 Una situazione che ha spinto la Fipe, Federazione italiana pubblici esercizi, a chiedere un aumento del valore esentasse del buono pasto fino a 10 euro. Operazione  che favorirebbe anche un’iniezione di liquidità sul mercato dei consumi.
Un aumento a 10 euro del buono pasto produrrebbe un risparmio complessivo di 44 milioni di euro di imposte sul reddito, pari a 212 euro a testa e in questa fase di crisi permetterebbe ai 2,2 milioni di lavoratori che utilizzano i buoni pasto, di innalzare il loro potere d’acquisto per comprare il pranzo. Nello stesso tempo si darebbe anche un po’ d’ossigeno al settore dei pubblici esercizi.
L’adeguamento del valore del buono pasto negli altri principali Paesi europei è già stata attuato: per esempio, in Spagna il valore defiscalizzato e’ di 9 euro, circa il 70% in piu’ rispetto all’ Italia, in Francia è di 7 euro, in Portogallo è di 6,70 euro.
Invece,  In Italia il valore del buono è fermo ormai da 12 anni, situazione non più sostenibile, dopo gli innumerevoli cambiamenti positivi e negativi  che sta attraversando il nostro Paese ultimamente.

Fonte: Prestitoblog.it

 

Fonte: Prestitoblog.it

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