Vacanze: le case in affitto convengono più dell’albergo

L’estate, dopo le temperature elevate degli ultimi giorni, ci da la possibilità  di affermare con certezza, che sia ormai alle porte,  e molti italiani, anziché spendere per un paio di fine settimana molte centinaia di euro per alberghi ed hotel, sono pronti ad affittare per un periodo più lungo una casa vacanze, magari con giardino e con vista sul mare.

E come ogni anno, come di consueto,  l’Associazione ADUC, con il suo   Segretario Primo Mastrantoni, ci ricorda alcune prassi e regole da seguire nella fase di stipula del contratto, fondamentali per non prendere fregature.

Prima di tutto, l’Associazione ricorda che per gli affitti di case vacanza con una locazione avente una durata fino a 30 giorni non c’è alcun obbligo legato alla stipula di un  contratto di affitto, così come non si deve di conseguenza pagare la relativa tassa per la registrazione del contratto.

Il soggetto che affitta la sua casa ai vacanzieri può chiedere una somma a titolo di anticipo per l’acqua, la luce ed il gas, mentre chi prende in affitto la casa deve accertarsi che lo stabile sia completamente arredato, e che tutto sia perfettamente funzionante e in ordine, dal televisore alla lavatrice, ecc. ecc,  per evitare qualsiasi disguido, alla riconsegna delle chiavi.

Dopo aver fatto tutti gli opportuni controlli, si può firmare il contratto con l’obbligo da parte di chi affitta di rilasciare regolare ricevuta di pagamento; per i periodi di permanenza in casa vacanze in affitto sotto i 30 giorni, tra l’altro, non c’è obbligo di denuncia alla polizia se si è cittadini italiani, mentre per gli stranieri c’è il consueto obbligo di denuncia alla Polizia entro un numero massimo di 48 ore.
Indipendentemente da dove vi è giunta l’indicazione di affitto,  (amici, parenti, annuncio su un giornale o pro-loco turistica), la cosa migliore è quella di riuscire a vedere l’appartamento prima di prenderlo in affitto.
Se proprio non fosse possibile, è sempre meglio  farsi inviare delle fotografie, sia dell’interno che dell’esterno con una descrizione scritta il più possibilmente dettagliata.

I prezzi, lo sappiamo,  variano  sempre da località a località. All’atto della prenotazione, generalmente il proprietario richiede una caparra sul totale pattuito, come abbiamo già detto in precedenza, che serve a confermare la stipula del contratto e ha valore di prova dell’accordo tra le parti.
Il consiglio è quello di versare sempre la caparra, ma possibilmente solo una piccola parte dell’importo, che salderete dopo che avrete preso visione della casa, con un assegno o un vaglia postale per avere una prova tangibile dell’avvenuto paga.

Fonte: Prestitoblog.it

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