“Mal di scuola”: come affrontare il rientro sui banchi

Le vacanze estive sono finite e per i bambini e i ragazzi è giunto il momento di tornare sui banchi di scuola. Il rientro potrebbe però creare degli scompensi a livello psicofisico, il cosiddetto “mal di scuola”, che in genere si manifesta con mancanza di energia, mal di testa e alterazioni del sonno. Questi articoli pubblicati su Risparmio in Salute sapranno dirvi di più.

Fino a pochi anni fa l’espressione “mal di scuola” era una definizione giocosa dei sintomi, più o meno simulati, che i bambini presentavano tipicamente solo durante i giorni feriali.  Ma, secondo un articolo pubblicato dal Live Science, questi segnali fisici sono la somatizzazione di un disagio reale, e quindi ben più importanti dei semplici capricci dettati dalla pigrizia e dalla voglia di giocare piuttosto che studiare. I sintomi più tipici del “mal di scuola” sono: mal di pancia, insonnia, nausea, vomito, mal di testa e l’enuresi notturna. Cliccate qui per leggere l’articolo intero.

Questo malessere si verifica perché durante la pausa estiva si mettono “in riposo” anche le ghiandole che producono gli ormoni dello stress, e quando si riprende improvvisamente lo studio è normale che questi organi impieghino un po’ di tempo per rispondere alle richieste imposte dalla consueta routine. Il rimedio più efficace consiste nell’evitare di sobbarcare i figli di un carico eccessivo, meglio una ripresa graduale, in modo tale che il passaggio dai giochi estivi ai compiti scolastici non sia troppo brusco. Ma attenzione, perché in altri casi il mal di scuola può essere il segnale di un disagio più profondo. Cliccate qui per avere maggiori informazioni.

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