Renzi spacca il PD. I suoi vogliono dimissioni di Alfano

Letta Alfano

Matteo Renzi continua a flagellare il Partito Democratico. Dopo avere chiesto al premier Enrico Letta di presentarsi in Aula e di dichiarare la sua posizione riguardo alla relazione del vice Angelino Alfano, 12 senatori dell’ala renziana del partito hanno scritto al segretario Guglielmo Epifani e gli hanno chiesto di appoggiare la mozione di sfiducia presentata da Movimento 5 Stelle e Sel. I renziani sostengono che il governo abbia perso credibilità, dando l’immagine che in Italia si possano calpestare i diritti umani, senza che nemmeno l’esecutivo lo sappia. Soprattutto, spiega la lettera, le dimissioni di Alfano sono scontate, dopo che qualche settimana fa si è dimessa Josefa Idem.

Ma il segretario tira dritto e dichiara che le mozioni contro il governo non potranno essere votate dal PD. Di fatto, domani si potrebbe sancire una frattura insanabile in seno ai democratici. Se i renziano voteranno la sfiducia, di fatto avranno dichiarato guerra al governo delle larghe intese e questo dividerebbe il PD in modo irrecuperabile.

L’obiettivo del sindaco di Firenze è d’altronde proprio quello: far cadere il governo con la scusa di un incidente (e il caso kazako sarebbe l’espediente perfetto), per poi andare al voto e arrivare dritto a Palazzo Chigi, senza farsi logorare da un partito in agonia e da congressi e primarie rituali.

Ma il premier Letta cerca di porre un freno alle polemiche e dichiara che con Renzi è tutto a posto, ma allo stesso tempo difende la posizione di Alfano, chiarendo di avere letto la relazione di Pansa e di avervi notato la totale estraneità ai fatti del suo ministro.

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