Renzi contro rimpasto. Accordo con Berlusconi su modello spagnolo?

Renzi contro rimpasto. Accordo con Berlusconi su modello spagnolo?Matteo Renzi prende sempre più le distanze dal governo Letta. Dopo che il premier aveva aperto all’ipotesi di un rimpasto dell’esecutivo, il segretario del PD e sindaco di Firenze ha risposto di trovarlo un vecchio rito della Prima Repubblica. Un modo per sottolineare la non volontà di essere coinvolto nel governo con uomini propri e la conferma che lo stesso Renzi vede l’attuale esecutivo a tempo e destinato molto probabilmente a non arrivare al 2015. A spingere verso le elezioni anticipate potrebbe essere anche la sentenza appena depositata dalla Corte Costituzionale, in cui si trovano le motivazione che hanno portato un mese fa i giudici a dichiarare incostituzionale il Porcellum, l’attuale legge elettorale.

Nel dispositivo, si legge che la cancellazione del Porcellum non implica che le Camere con esso composte siano illegittime e si chiarisce che un ritorno alle urne sarebbe possibile, ma senza il premio di maggioranza, considerato “distorsivo” della volontà degli elettori espressa con il voto, nonché senza le liste bloccate.

La sentenza, invece, apre alle liste corte, ossia al cosiddetto “modello spagnolo”, invocato da Silvio Berlusconi e Forza Italia. Si tratta di circoscrizioni con pochi seggi, in modo che gli elettori abbiano ben chiaro chi potrebbe essere eletto in ciascuna lista e allo stesso tempo rafforza il peso dei grandi partiti, ossia di PD e Forza Italia, in quanto, indipendentemente dalla soglia di sbarramento formale, la percentuale necessaria per entrare in Parlamento sarebbe alta, anche a due cifre.

Resta da verificare se l’incontro probabilmente già avvenuto o prossimo da tenersi tra il Cavaliere e Matteo Renzi sblocchi presto l’intesa e porti dritti al voto a maggio. La discussione inizierà alla Camera il 27 del mese. Altre due settimane per capire se la legislatura stia per volgere al termine.

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