Mercato Del Lavoro: Quanto influisce la Laurea?

Cosa non si è detto oggi sul mercato del lavoro! La questione è stata affrontata da numerosi punti di vista e parlare di disoccupazione oramai, sembra addirittura scontato ed obsoleto!

Il lavoro nel nostro Paese non c’è, ma questa non sembra essere una grande sorpresa.

Andare avanti dignitosamente per un giovane Italiano è difficile e pensare ad una stabilità economica è impensabile. Ma cosa pensano i giovani laureati di questo triste e andazzo?
La risposta sembra essere sempre la stessa, per lavorare la laurea non serve. Un altro incredibile passo indietro rispetto alle generazioni passate.

Fino a qualche decennio fa, infatti, possedere una laurea voleva dire lavoro sicuro, ed in alcuni casi poteva significare un lavoro ben retribuito oltre che stabile e duraturo, ma nel 2013 laurearsi non porta ad alcun sbocco professionale (se non all’estero). Ma tutto questo..perché?

A dare una risposta ci ha pensato San Pellegrino Campus che, lo scorso pomeriggio ha presentato una ricerca condotta in collaborazione con il noto portale Tesionline. Lo studio è stato portato avanti mediante un’intervista condotta su 11mila laureati, e per il 56% di questi..la risposta è stata univoca! Per trovare lavoro la Laurea serve a poco.

Ma questa situazione può essere imputata unicamente alla crisi economica dilagata nel nostro paese? La risposta negativa. La crisi scoppiata oramai 5 anni fa mantiene ovviamente un peso importante, ma non è l’unica responsabile di questo stato di cose, ad indebolire il ruolo delle università (una volta centrali nella ricerca di un lavoro), la mancanza di una funzione di intermediazione tra i giovani e le imprese unita alla “mancanza di incontro tra domanda e offerta”

Le imprese non cercano laureati, ma persone competenti in grado di portare avanti fin da subito le mansioni richieste, esperienza però impossibile da accumulare per chi non lavora. Il 36% degli intervistati ha altresì sottolineato la responsabilità dei costi sempre più esosi applicati dai Governi sulle assunzioni, senza contare la totale assenza di turnover e la scarsa attitudine all’innovazione (tanto cara alle imprese del nostro Paese).

Numerosi sono gli spunti offerti da quest’inchiesta, ma quello che più ci preme sottolineare riguarda la totale sfiducia da parte dei giovani laureati. Solo il 9% di questi infatti, crede fermamente in una solida realizzazione professionale. Non è forse questo il segno più significativo e palese di un’amara sconfitta da parte del nostro Governo?

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