La staffetta al governo è vicina, ma Letta non molla: PD mi sfiduci

La staffetta al governo è vicina, ma Letta non molla: PD mi sfiduciNulla di fatto nel faccia a faccia tra il segretario del PD, Matteo Renzi, e il premier Enrico Letta di questa mattina a Palazzo Chigi. I due sarebbero rimasti fermi nelle loro posizioni. Enrico Letta vorrebbe varare un nuovo governo, passando da un rimpasto dei ministri, proponendo un patto di coalizione alla maggioranza che lo sostiene. Il sindaco di Firenze chiede una svolta più decisa, ma è evidente che ormai punta a prendere il posto dell’attuale premier.

Uscendo da Palazzo Chigi, Renzi si è diretto alla sede del PD, in via del Nazareno, senza rilasciare dichiarazione ai giornalisti.

La tensione nel partito è palpabile. Se Letta non si dimetterà volontariamente, il PD sarebbe pronto a sfiduciarlo alle Camere. Ed è lo scenario, a questo punto, che il premier non esclude affatto di volere: guardare in faccia il suo stesso partito mandarlo a casa, in modo che si assuma davanti agli italiani la responsabilità delle sue azioni.

Il presidente Giorgio Napolitano stavolta è rimasto a guardare e ha esplicitamente detto agli interessati che la decisione sul governo spetta solo al PD, lavandosi le mani e non proteggendo più il suo “pupillo”, Enrico Letta, appunto, dopo essere stato accusato in questi giorni di avere orchestrato quasi un golpe ai danni dell’ex premier Silvio Berlusconi.

A mollare Letta ci sono anche Angelino Alfano e Scelta Civica, pronti a saltare sul carro di Renzi. La Lega Nord apre e fa sapere di non essere pregiudizialmente contraria a un governo Renzi, così come morbida sembra destinata ad essere anche l’opposizione di Forza Italia e di Silvio Berlusconi.

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