Lotterie istantanee, arriva la tassa sulla fortuna

In attesa di capire venerdì sera dove arriveranno i soldi della Lotteria Italia, il 2012 per tutti quelli che giocano e soprattutto vincono è cominciato con una novità significativa: è quella introdotta con l’arrivo della cosiddetta ‘tassa sulla fortuna’, un prelievo fiscale del 6% per i premi che superino la cifra di 500 euro.

Una norma che interesserà particolarmente le lotterie istantanee come ‘Gratta e Vinci’, ma anche il Superenalotto, il Superstar e ancora il ‘Si vince tutto’ e ‘Win for life’. Le videolotterie invece dovranno adeguarsi entro il 20 gennaio e quindi nel giro delle prossime settimane tutti quelli che pescheranno il biglietto o la giocata fortunata saranno un po’ meno ricchi.

Una norma, va spiegato, voluta già dal governo Berlusconi e in particolare dal ministro Tremonti nell’agosto scorso anche se non era ancora entrata in vigore: l’obiettivo è quello di recuperare almeno un miliardo di euro dalla tassazione delle vincite adeguandole a quelle già previste per il gioco del Lotto e del ‘10&Lotto’.

Secondo quello che stabiliscono i tre decreti attuativi, ossia quello sulle Lotterie Istantanee, quello sul Superenalotto e i giochi collegati e infine quello sulle videolotteries, la norma avrà quindi effetto immediato su tutti quelli che si sono presentati a riscuotere le vincite a partire dal 1° gennaio anche se materialmente siano avvenute in passato.

Così, tanto per fare un esempio quel fortunato che ad Arezzo ha chiuso l’anno centrando un ‘5+’ e ha vinto 638.154.28 euro dovrà versare nelle casse dello Stato 38.260 euro. Mentre il ‘Win for Life’ che sino al 31 dicembre attribuiva al vincitore di prima categoria un premio da 6 mila euro al mese per 20 anni, si ridurrà ora a 5.640 euro. Invece sul jackpot massimo delle videolotteries, di 500 mila euro, il prelievo arriverà fino ad un massimo 30 mila euro. Rimangono fuori (per ora) invece la Lotteria Italia, le scommesse, il poker e casinò online, il bingo e le slot machines.

Secondo l’AAMS che regola questi giochi in Italia comunque la norma lascerà fuori almeno il 95% delle vincite, che sono ovviamente di cifre più basse rispetto alla soglia prevista, e quindi non dovrebbe incidere più di tanto sulla voglia di giocare degli italiani.

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