Financial Times, l’Italia è instabile

Nella giornata di ieri vi abbiamo parlato di un articolo del Wall Street Journal nel quale si scansava l’ipotesi che l’Italia potesse fare la fine dell’Irlanda; sempre ieri inoltre c’è stato un balzo di mezzo punto percentuale del costo di finanziamento del debito italiano, insomma gli economisti internazionali parlano del nostro paese. Da questi dibattiti è emersa una Italia che dimostra una certa salute dal punto di vista di finanziario, i conti pubblici sono migliori rispetto a quelli di altri paesi e le banche risultano essere solide, mentre il debito privato è decisamente basso. Non poteva essere altrimenti, le banche in Italia hanno da tempo chiuso i cordoni delle borse e le tasse sono tra le più alte d’Europa, insomma nonostante gli sprechi e i ricchi stipendi di chi fa finta di governarci qualcosa pare che avanzi per far fare all’Italia una figura quanto meno decente a livello internazionale.

Ma allora che cosa è a preoccupare? Gli italiani non trovano lavoro, pagano troppe tasse e non hanno più alcun servizio degno di un paese sviluppato; il trasporto pubblico è allo sbando, la cultura non esiste praticamente più, le forze dell’ordine fanno i conti anche con la carenza di benzina per i loro mezzi e la sanità pubblica è praticamente uno spauracchio, ma all’estero cosa preoccupa gli analisti?

Ebbene il Financial Times ha analizzato il nostro paese scoprendo (ce l’hanno fatta!) che le incertezze politiche sono troppe e troppo continuate, insomma il momento che sta vivendo l’attuale governo è solo uno dei tanti passaggi a vuoto della politica italiana, sono oramai venti anni che non esiste un governo stabile, pochi hanno finito il loro mandato e molti hanno fatto una fine che tra litigi e voltafaccia sembra più la trama di Beautifull piuttosto che il parlamento di un paese civilizzato.

Insomma i conti sono a posto, quando c’è da risparmiare qualsiasi governo ci sa fare, il problema è quando si deve governare davvero, a quel punto escono fuori le incertezze e gli analisti internazionali temono che l’attuale momento possa portare l’Italia sull’orlo del baratro nonostante i conti siano a posto.

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