Fabrizio Barca scuote la sinistra: Matteo Renzi è un avventuriero

Fabrizio Barca scuote la sinistra: Matteo Renzi è un avventurieroFa discutere lo scherzo telefonico di Giuseppe Cruciani per la trasmissione “La Zanzara” di Radio 24, fatto ai danni di Fabrizio Barca, direttore generale dello Stato, ex ministro per la coesione territoriale nel governo Monti ed esponente dell’ala sinistra del Partito Democratico. Fingendosi Nichi Vendola, leader di Sel, Cruciani ha telefonato a Barca, chiedendogli lumi sulle voci che lo vorrebbero come prossimo ministro dell’Economia nel governo Renzi.

Barca non solo ha smentito seccamente di volere fare parte del nuovo esecutivo, ma ha anche attaccato duramente il premier incaricato, ovviamente non avendo capito che il suo interlocutore non fosse realmente Vendola.

L’ex ministro si sfoga e si chiede il motivo per cui un imprenditore (il riferimento è a Carlo De Benedetti) s’impegni tanto, tramite un suo giornalista, a spingerlo a farlo entrare nel governo Renzi. Ipotesi che Barca sembra respingere anche solo all’idea; non solo, perché ricopre oggi una carica dello stato molto importante, ma anche perché dimostra di non avere alcuna fiducia e stima politica in Matteo Renzi, per come è arrivato a Palazzo Chigi, lamentando l’assenza di una qualche prospettiva studiata, di un programma di governo, arrivando a considerarlo un “avventuriero”.

Le parole di Barca sono la spia di un forte malcontento a sinistra dell’elettorato e dello stesso PD, come dimostrano benissimo i sondaggi, tra cui quello reso noti da Ipr Marketing ieri sera alla trasmissione “Piazza Pulita”, dove la percentuale di coloro che ripongono fiducia nel neo-premier incaricato è bassa tra gli elettori di sinistra, i quali sembrano gradire poco l’alleanza con Angelino Alfano, mentre guarderebbero più a Sel e al Movimento 5 Stelle.

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