Continuiamo nella nostra analisi sulla situazione economica della penisola, abbiamo analizzato dati provenienti da fonti estremamente diverse tra loro, ogni fonte analizza un dato e sino ad ora abbiamo ben capito che la situazione italiana per certi versi non è drammatica. La penisola di certo non può ridere, ma a quanto pare siamo ancora in tempo per rialzare la testa, se solo avessimo una classe dirigente in grado di farlo.
Il bollettino mensile della Banca Centrale Europea innalza però un po il livello di allarmismo, perché? Perché, a quanto pare, alcuni numeri della nostra italia non sono per niente buoni e sono addirittura peggiori di quelli di paesi che hanno già conosciuto il lato peggiore della crisi, ossia Grecia ed Irlanda. Da agosto sino all’inizio di dicembre infatti gli incrementi dei rendimenti sono stati bassissimi, addirittura peggiori di quelli dei paesi già citati, insomma un disastro.
Ancora peggio sul fronte lavoro, se andiamo a ben vedere il tasso di disoccupazione è aumentato di ben due punti percentuali in Italia, di nuovo questo significa che andiamo ben peggio di Grecia ed Irlanda. Uan debacle insomma, che potrebbe portare decisamente verso il fallimento, la salvezza per ora è garantita dalla solidità delle banche ma, come ripetiamo ormai da molto, è necessario un giro di vite per riportare il paese in carreggiata.
