Assalto giudiziario al Cav. E si avvicina voto ottobre

Governo a rischio su processi CavaliereSi stringe il cerchio dei giudici attorno all’ex presidente del consiglio, Silvio Berlusconi. Ieri, sono state pubblicate le motivazioni della sentenza di condanna del Cavaliere per il caso Unipol, basata su un “concorso  morale”, in quanto un giornale della famiglia Berlusconi avrebbe intercettato illegalmente l’allora segretario dei DS, Piero Fassino, il quale esclamava “abbiamo una banca”, a proposito del tentativo di scalata di Unipol della Bnl. Ma gli appuntamenti giudiziari diventano sempre più fitti: il 19 la Cassazione si dovrà esprimere sul legittimo impedimento per il caso Mediaset, mentre il 24 arriva la sentenza sul Ruby-gate. Per quanto quest’ultima sia quella più popolare e imbarazzante per l’ex premier, in realtà si teme un possibile rigetto dell’istanza da parte della Cassazione, in quanto si aprirebbe la via alla sentenza definitiva di terzo grado e alla condanna del Cavaliere, con l’interdizione dai pubblici uffici. Insomma, Berlusconi verrebbe fatto fuori giudiziariamente.

Per questo, il PDL non sta a guardare e prepara le contromosse. I falchi sono pronti a indire uno sciopero fiscale, invitando, cioè, gli italiani a non pagare le tasse, come forma di protesta contro la magistratura, che avrebbe così eliminato il rappresentante di 10 milioni di elettori.

Ma aldilà di queste ipotesi, quella che resta in campo per la maggiore è che in caso di condanna definitiva, il PDL farebbe venire meno il suo sostegno al governo un secondo dopo, ritirando anche i suoi ministri dalla compagine di Letta. Uno scenario che il presidente Giorgio Napolitano vorrebbe allontanare il più possibile, ma che al contrario si avvicina a rapidi passi e che potrebbe portare molto probabilmente a nuove elezioni in ottobre.

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