Arriva la social card 2013

social-card 2013Con la registrazione alla Corte dei Conti dei giorni scorsi è stato sancito il via libera all’entrata in vigore della nuova social card per il 2013: durerà un anno e soprattutto avrà un budget già stanziato pari a 50 milioni di euro.

Ancora una volta la carta sarà adottata in via sperimentale nei dodici capoluoghi più popolati del Paese, ossia Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Venezia e Verona mentre almeno per il momento resta fuori il resto della Sicilia, anche nei comuni più piccoli, che invece secondo un primo disegno della nuova social card doveva essere coinvolta con moltissimi dei suoi comuni.

La carta andrà ad affiancare ma non a sostituire quella già introdotta nel 2008, anche se i nuclei familiari beneficiari della nuova social card dovranno scegliere tra questa e la vecchia. E in ogni caso la cifra versata sulla nuova social card verrà calcolata in base ai componenti del nucleo familiare, con un minimo comunque superiore a quella previsto dalla quella ordinaria: si parte infatti da un minimo di 231 euro mensili per il nucleo di due componenti per arrivare ai 404 euro per le famiglie con cinque o più componenti.

Una delle novità sostanziali sta nel fatto che i Comuni dovranno realizzare un progetto personalizzato di presa in carico di tutte le famiglie che ne beneficeranno, andando così ad integrare con la card tutti  gli interventi di sostegno realizzarti attraverso i servizi sociali e le politiche per le famiglie. E ovviamente gli stessi comuni, oltre che interventi privati o di altre istituzioni, potranno integrare le cifre a disposizione. Per ora la più ricca è Roma con 11.757.543 euro, seguita da Napoli con 8.959.603 e Palermo con 6.123.946 mentre fanalino di coda è sarà Verona con 1.114.021 euro.

La prima fase spetterà ai Comuni che dovranno verificare e pubblicare una graduatoria dei nuclei familiari ai quali passa spettare il contributo, che materialmente verrà poi gestito direttamente dall’Inps. E ricordiamo che la richiesta potrà essere presentata non solo da cittadini italiani, ma anche da stranieri che abbiano il permesso di soggiorno e residenti nel comune in cui presenteranno domanda da almeno un anno.

Per poter aderire bisognerà dimostrare di avere un ISEE inferiore ai 3.000 euro, una situazione patrimoniale inferiore a 8mila euro, nessun autoveicolo immatricolato nei 12 mesi precedenti alla richiesta, un’abitazione di proprietà di valore inferiore a 30mila euro e se i nuclei godono di aiuti assistenziali o di indennità oppure pensioni queste non dovranno superare complessivamente i 600 euro mensili. Inoltre nel  nucleo dovrà esserci almeno un minorenne e gli adulti dovranno essere senza lavoro.

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