La scorsa settimana si è tenuto il tanto atteso summit dell’Unione Europea di cui anche noi più volte abbiamo parlato che doveva avere come obbiettivo principale quello di trovare il modo per risollevarci da questa crisi che sta affliggendo la nostra moneta unica.
Un incontro dove si è giunti a un accordo che secondo molto esperti non è affatto risolutivo, anzi rischia addirittura di peggiorare la situazione e di indebolire la nostra moneta unica.
La speranza è quindi che la Banca Centrale Europea riesca a contenere la situazione almeno fino al prossimo incontrro. Un summit che quindi non ha portato a nulla di nuovo in cui si è continuato ad accusare la Grecia come causa principale di questa crisi. Non solo sulle motivazioni ma anche sulle soluzioni alla crisi non sembrano essere emerse grandi novità, l’unica soluzione sembra essere: “Per salvare l’Europa deve esserci un esborso di danaro da parte delle economie più forti”.
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Nel frattempo cresce la preoccupazione per lo stato di salute della moneta unica, ma c’è veramente da preoccuparsi: l’Europa, e quindi l’Italia, rischiano il crollo definitivo? A dare una risposta a questa domanca ci pensa Jurgen Stark, membro del board BCE, il quale sostiene che non c’è da essere troppo pessimisti e che sarebbe sbagliato dare un ruolo di preminenza al FMI all’interno dell’UE.
Secondo Stark quello di cui ci sarebbe realmente bisogno è di un nuovo istituto di diritto messo in condizione di intervenire nelle politiche di bilancio a livello nazionale. Per approfondire questo argomento vi invitiamo a leggere questo articolo di risparmioforex.
