Trasformare le emissioni di anidride carbonica in alghe e in biocarburante

Affidare alle alghe il compito di catturare l’anidride carbonica – il gas dell’effetto serra – emessa dalle centrali che bruciano combustibili fossili e producono energia elettrica. E poi trasformare in biocarburanti queste stesse alghe. L’idea della University of Kentucky presenta, per dirlo in modo molto gentile, non poche difficoltà tecniche.

Ma mi sembra un’idea perfin più sensata del prossimo esperimento che verrà condotto in Italia per catturare l’anidride carbonica emessa dalle centrali Enel. Ora vi spiego.

Continua da sopra:

La University of Kentucky prende in seria considerazione le alghe perchè possono trasformare direttamente e rapidamente l’anidride carbonica in biomassa. Se ne “nutrono” come le piante e come tutta la vegetazione.
E una volta “mangiata” l’anidride carbonica, le alghe verrebbero trasformate in biocarburante. Che, durante l’uso, libererebbe nell’atmosfera quella stessa anidride carbonica catturata dalle alghe. Ma almeno due piccioni con una fava: doppio uso di energia a parità di emissioni.
Si tratta soltanto (si fa per dire…) di selezionare, fra le 50.000 specie di alghe, le più efficienti nel catturare l’anidride carbonica.
E poi bisognerebbe costruire i bacini per le alghe attorno alle centrali (occuperebbero 2000-2500 ettari circa per un impianto di 500 megawatt) e convogliare su di essi le emissioni.
Per le ricerche lo Stato del Kentucky ha stanziato 500.000 dollari.
Vi sembra un pochino macchinosa, la faccenda delle alghe? Verissimo. Vi sembra che voglia salvaguardare ad oltranza il business as usual? Vero anche questo.
Però fate il confronto, dicevo, con il prossimo esperimento in Italia per la cattura e lo stoccaggio dell’anidride carbonica prodotta dalle centrali a carbone. Fate il confronto, e poi sappiatemi dire.
Su Physorg trasformare le emissioni di anidride carbonica in alghe e in biocarburante

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