Tornado Like. Un’invenzione rivoluzionaria

In uno scenario nazionale caratterizzato da crisi energetica e da un ricorso estremamente ridotto alle fonti rinnovabili, fa capolino un’invenzione che potrebbe rivelarsi rivoluzionaria.

Si chiama “Tornado Like” ed è un modello di impianto energetico a vortice alimentato da fonte eolica in grado di operare al massimo dell’efficienza con bassissime velocità del vento ed anche in condizioni di alte velocità.

L’impianto, per ora un modello sperimentale, nasce dagli studi di Ivan Gachechiladze e Gennady Kiknadze ed è arrivato in Italia nel 2008 grazie ad un accordo tra l’Associazione “Russian House for International Scientific & Technological Cooperation”, ovvero “Casa Russa di Cooperazione tecnico-scientifica internazionale” di Mosca nella persona del direttore generale Orlov Andrei Yurievic e la Western Tunisia Sarl di Tunisi presieduta da Giovanni Cimini, al contempo a capo della Western Co di San Benedetto del Tronto.

Quest’ultima è un’azienda di elettronica industriale che segue, in particolare, la costruzione di circuiti elettronici e la progettazione e produzione di sistemi di ottimizzazione per lo sfruttamento dell’energia solare fotovoltaica.
L’associazione russa è una prestigiosa istituzione che trova tra i suoi soci fondatori il Ministero della Scienza e delle tecnologie della federazione Russa, l’Accademia delle Scienze della Russia, il Ministero della Proprietà Statale e la Fondazione per la Ricerca fondamentale.

Essa promuove lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni più all’avanguardia, ideate ed eventualmente sviluppate in Russia, attraverso la cooperazione con soggetti internazionali, sia per mezzo di trattative private sia mediante eventi espositivi pubblici.

L’innovativo impianto, oggetto dell’accordo e studiato sperimentalmente in un ampio intervallo di velocità e pressioni, si compone di un vortice con un avviatore che, a velocità del vento di 3 o 4 metri al secondo, ne assicura la potenza meccanica di 100/200 watt, ma i getti a vortice riescono a loro volta a formare una nuova classe di correnti in maniera continua consentendo dunque il funzionamento anche in assenza di vento.

Impianti realizzati in precedenza, basati sull’effetto vorticoso, non provvedono in realtà alla trasformazione completa dell’energia del vento lungo tutta l’altezza della torre aspirante perché con l’aumento dell’altezza dell’impianto di guida e, corrispondentemente, della quantità dei relativi canali d’ingresso anulari, aumenta la perdita dell’energia del flusso d’aria in moto vorticoso nel volume interno della torre aspirante, a causa dell’aumento della distanza dal trasformatore d’energia, la ruota a vento, ai canali d’ingresso più lontani da esso.

L’invenzione proposta è finalizzata alla soluzione di questo problema tecnico, consentendo di raggiungere il risultato desiderato aumentando l’efficienza energetica dell’impianto a vento vorticoso e permettendo il suo funzionamento a partire da venti deboli e da sorgenti di flussi termici.

I vantaggi fondamentali del sistema proposto possono inoltre identificarsi nei minori costi d’impianto e d’installazione a parità di potenza, nelle dimensioni ridotte a parità di potenza, nella maggiore producibilità a parità di regime eolico e producibilità anche in regimi eolici che precludono l’impiego di apparati tradizionali, oltre al minore impatto paesaggistico in virtù sia delle minori dimensioni, sia dell’applicabilità in regimi eolici caratteristici di siti non di crinale.

Una volta realizzato, il Tornado Like verrà installato nel Parco dei Monti Sibillini, come è stato convenuto all’inizio di questa estate durante un incontro per visionare il progetto e avvenuto a Mosca tra il presidente Giovanni Cimini, il Presidente dell’Ente Parco Monti Sibillini Massimo Marcaccio e i due studiosi Ivan Gachechiladze e Gennady Kiknadze, i quali hanno anche ricordato che l’associazione possiede una banca dati delle tecnologie sviluppate in Russia depositata e puntualmente aggiornata che costituisce un patrimonio di alto valore alla quale le aziende possono attingere per cogliere occasioni di innovazione e sviluppo.

“Gandi già un secolo fa diceva che la Terra ha abbastanza risorse per le necessità dell’uomo, non per la sua avidità

ha detto Giovanni Cimini della Western Co di Porto d’Ascoli

e noi facendo tesoro dei suoi insegnamenti vogliamo produrre sistemi per la generazione di energia pulita conciliando lo sviluppo dell’uomo con il rispetto dell’ambiente”.

Fonte: 100ambiente.it

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