Rincari sulle multe, l’Asaps insorge

Dal primo gennaio 2013 è previsto un aumento delle multe per le infrazioni stradali pari al 6%. Sarebbe il decimo aumento dal 1995, decisione, secondo l’Asaps, totalmente inopportuna in un periodo di grave crisi economica come questo.

L’Associazione amici della Polizia Stradale crede che vi sia un rischio concreto di “aumentare ancora la distanza fra controllori e controllati.

L’articolo 195 comma 3 del Codice della Strada regola gli aumenti automatici delle multe, l’Asaps si è rivolta direttamente al premier Monti mettendolo in guardia “In una fase nella quale gli stipendi sono bloccati in ogni programmato aumento, una misura come quella dell’incremento biennale delle sanzioni pecuniarie appare estremamente sgradevole per gli automobilisti e potrà forse essere ritenuta utile dalle varie amministrazioni che confidano di incassare dalla violazioni della strada una parte delle somme tagliate dalle varie misure di contenimento dei costi.

L’Associazione precisa che non intende in alcun modo giustificare le infrazioni “i responsabili vanno puniti”, tuttavia ritiene non idonea l’attuale legge: nel 1993 un automobilista multato per divieto di sosta pagava 50 mila lire, oggi l’infrazione vale 39 euro, il 51% in più. Altre infrazioni hanno conosciuto un aumento più cospicuo, viaggiare usando il cellulare senza auricolare se prima costava 50 mila lire, oggi vale 159 euro.

Il rischio concreto è quello di creare confusione tra i cittadini italiani a causa di misure diverse e contraddittorie tra loro, se infatti da un lato si va incontro a un aumento automatico delle sanzioni, dall’altro in Parlamento è in fase di approvazione una modifica al Codice della Strada che prevede un taglio sulle sanzioni del 20% per chi paga entro 5 giorni dalla contestazione.

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