Riforma dei condomini, cosa c’è di nuovo?

E’ una riforma accolta anche con diverse battute di spirito, pensando a quello che per decenni sono state le riunioni condominiali in tutta Italia. Ma soprattutto la nuova disciplina dei condomini votata in Parlamento preannuncia vantaggi e risparmi concreti per tutti, qualificando anche meglio la figura professionale dell’amministratore.

Al di là delle regole necessarie per il vivere comune, come la nuova norma secondo cui non si potrà vietare di tenere animali domestico agli inquilini, ci sono soprattutto quelle sulla figura dell’amministratore oltre che sui numeri necessari per approvare modifiche, lavori o quant’altro interessi ad un condominio.

Non sarà più necessario essere iscritti ad un pubblico registro, ma l’amministratore dovrà comunque essere almeno diplomato in scuola secondaria di secondo grado, godere dei diritti civili, e soprattutto frequentare un corso di formazione iniziale. Inoltre non potrà rimanere in carica più di due anni ma nel caso in cui abbia commesso gravi irregolarità fiscali, potrà essere licenziato in ogni momento.

Inoltre si dà la possibilità al singolo condomino di staccarsi dall’impianto centralizzato senza dover attendere il benestare dell’assemblea, a patto però di non creare pregiudizi agli altri e di continuare a pagare la manutenzione straordinaria dell’impianto condominiale. Inoltre per la messa a norma in sicurezza oltre che per i lavori di opere che rientrano nell’ambito del risparmio energetico e dell’utilizzo di energie rinnovabili, oltre che per l’eliminazione delle barriere architettoniche del palazzo sarà sufficiente che in assemblea siano presenti i condomini che rappresentano un terzo dei millesimi condominiali e la maggioranza favorevole del 50% più 1.

Il testo prevede inoltre, con maggioranza assoluta, la possibilità per i condomini “di installare impianti centralizzati per la ricezione radiotelevisiva e per l’accesso a qualunque altro genere di flusso informativo, anche da satellite o via cavo, e i relativi collegamenti fino alla diramazione per le singole utenze, ad esclusione degli impianti che non comportano modifiche in grado di alterare la destinazione della cosa comune e di impedire agli altri condomini di farne uso secondo il loro diritto”.

Mano pesante contro i disturbatori, visto che chi viola il regolamento condominiale dovrà pagare una sanzione pari a 200 euro e se sia recidivo la sanzione potrà arrivare fino a 800 euro mente per i condomini ‘morosi’ l’amministratore potrà procedere con l’ingiunzione anche senza l’autorizzazione dell’assemblea. Inoltre con una mora superiore a 6 mesi, l’amministratore sarà chiamato a sospendere il condomino debitore dalla fruizione dei servizi comuni.

Infine l’assemblea condominiale potrà votare la creazione di un sito internet del condominio, con accesso individuale e protetto, per consultare tutti gli atti e i rendiconti mensili, così come amministratore all’atto della nomina dovrà presentare ai condomini una polizza individuale di responsabilità civile che copra gli atti compiuti nell’esercizio del suo mandato, con gli oneri che saranno a carico dei condomini.

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