Tecnicamente si chiamano covered bond anche se sono stati subito ribattezzati casa-bond e rappresentano probabilmente al momento l’unica soluzione per far rialzare il mercato immobiliare fornendo al contempo soldi freschi per ridare vigore ai mutui per la casa.
Una soluzione fortemente voluta dal ministro Passera e concordata con le associazioni di settore e che già nei prossimi giorni potrebbe diventare operativa. In concreto si tratterebbe dell’emissione di obbligazioni bancarie a basso profilo di rischio e modesto rendimento grazie alla quali sarebbe possibile garantire alle banche una liquidità di circa 20 miliardi da destinare esclusivamente ai mutui per le famiglie che nel 2012 sono decisamente crollati.
Una misura intelligente ma soprattutto assolutamente necessaria alla luce dell’ulteriore stretta sul credito che si accompagna ad un atteggiamento sempre troppo cauto delle banche. Si calcola che sia stato almeno del 50% circa il calo segnato nel 2012 delle richieste nel settore mutui. Così, come ha anticipato ‘IL Sole 24 Ore’, già nei prossimi giorni “ arriverà l’annuncio di un primo bond multibanca che dovrebbe essere sottoscritto in primo luogo da Cdp e poi da investitori istituzionali come fondi pensione, fondi immobiliari, compagnie assicurative”. Toccherà alla Cassa Depositi e Prestiti “mettere insieme gli investitori disposti a sottoscrivere il nuovo strumento, con l’obiettivo di rilanciare anche il mercato dei covered bond in Italia”.
Un passaggio fondamentale, come richiesto in primis dall’Ance, ossia l’Associazione Nazionale Costruttori Edili, che richiedeva urgentemente un ‘Piano salva-casa’ un po’ come era successo in Italia nel primo dopoguerra. Già nella proposta si chiedeva il coinvolgimento degli investitori istituzionali, come appunto la Cassa Depositi e Prestiti, ma anche le finanziarie regionali e i fondi pensione nell’acquisto delle obbligazioni a medio-lunga scadenza (si parla di almeno 10-15 anni) emesse dalle banche e destinate all’erogazione di mutui a favore delle famiglie per l’acquisto della prima casa o di immobili ad alte prestazioni energetiche.
Già nei prossimi giorni, anche alla luce del fatto che l’attuale governo è ormai in scadenza di mandato, potrebbe arrivare il definitivo via libera.
