Fotovoltaico di III generazione? Dalla Corea i moduli trasparenti

Si tratta di una nuova tipologia di moduli, denominati di terza generazione, basata su componenti, denominati DSSCs (Dye Sensitized Solar Cells), in grado di sostituire i vetri utilizzati per edifici, autovetture e altri sistemi.

E’ stata sviluppata dal KIST (Korea Institute of S&T) /Center for Energy Material Research, e sarà commercializzata dalla Soc. Dongjin Semichem a partire dal 2010. La tecnologia risulta in fase avanzata anche in Svizzera e Giappone. Le attività di ricerca e sviluppo del KIST sono state coordinate dal Prof. Nam-gyu Park (e-mail: npark@kist.re.krIndirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo ) e sono state finanziate, su un programma decennale iniziato alla fine degli anni ’90, con un budget pubblico di 2.8 miliardi di won (2.7 milioni di dollari statunitensi). I pannelli a DSSCs si presentano come vetri colorati a possibile diversa pigmentazione, la cui trasparenza è ottenuta con nanoparticelle di biossido di Titanio da 20nm, e producono energia elettrica attraverso una struttura a sandwich in cui tra i due elettrodi viene inserito un elettrolita redox, un colorante e dei nano – semiconduttori, in grado di generare una corrente elettrica in base ad un processo simile alla fotosintesi che converte luce in energia.

Su tratta di celle solari nominate Dye-sensitized solar cell o dssc, DSC o dysc: compongono una nuova classe relativamente di basso costo, appartengono al gruppo di celle solari a film sottile, e si basano su un semiconduttore composto da un foto-sensibilizzate anodo e un elettrolitico, con un sistema di conversione. Sono le celle organiche, note come DSSC (Dye-Sensitized Solar Cell) , ottenute con la nanotecnologia: questo tipo di unità utilizza un pigmento organico fotosensibile (in grado d’assorbire la luce e generare un flusso d’elettroni), applicato su un film sottile costituito da un strato d’ossido metallico nanoporoso e polimeri conduttori o elettroliti liquidi.

La peculiarità delle DSSC è di essere notevolmente flessibili e adatte ad essere conformate in diverse forme e applicazioni, tra cui la sostituzione di componenti vetrati all’interno delle facciate degli edifici e delle automobili, oltre a costituire un prodotto più economico rispetto alle celle tradizionali. La produzione di energia è possibile anche in assenza di luce solare diretta e l’efficienza di conversione è dell’11% (PV: 12-15%) e la vita dei pannelli-vetri è valutata in 20 anni (PV: 25 anni). Il costo è preliminarmente indicato in un quinto dei pannelli PV ed il mercato potenziale dei pannelli a DSSC potrebbe avvicinarsi a breve termine, secondo il KIST, al 30% del mercato mondiale dei pannelli solari, stimato in 120,000 miliardi di Won (119 miliardi di dollari) nel 2015.

Fonte: Rinnovabili.it

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