Case e università, il green è di rigore

Come spesso avviene negli ultimi tempi, è sulle case del futuro che si concentrano molte delle ricerche nel campo delle tecnologie alternative. E’ il caso ad esempio di D*Haus (che sta per Dynamic House), abitazione in grado di adattarsi da sola al variare delle temperature esterne e della luce, visto che si può scomporre in varie sezioni in base alle esigenze dei suoi inquilini.

Un mutamento che soprattutto permette di ottenere un notevole risparmio sui consumi di energia elettrica e riscaldamento. In pratica la D*Haus riesce a cambiare la sua forma a seconda delle variazioni climatiche, dal giorno alla notte, dall’inverno all’estate, grazie all’utilizzo di pareti spesse e scorrevoli, che modificano l’interno della casa trasformando porte in finestre e viceversa.

La struttura di base è composta da due camere da letto, un soggiorno a pianta aperta e un bagno, ma ogni singola stanza è in grado di mutare aspetto per adeguarsi alle diverse esigenze e situazioni di vita. Così nelle stagioni più calde è possibile modificare l’assetto della casa in modo da disporre la camera da letto ad est, ma anche per consentire ai pannelli fotovoltaici di sfruttare a pieno l’energia del sole. Per verificare tutti i dettagli di questo progetto futuribile potete leggere qui.

Restando in tema di edilizia intelligente, negli Usa invece è stato inaugurato da poco il Palatine Centre, nuovo quartier generale dell’Università di Durham, che con i suoi materiali naturali, i corridoi di luce e gli impianti solari smart rappresenta una delle strutture universitarie più ‘green’ al mondo.

Nel Palatine Centre sono stati installati pannelli fotovoltaici, collettori solari e pompe di calore geotermica che riescono a coprire il fabbisogno energetico dell’intera struttura grazie ad un sistema di sensori che vengono costantemente monitorati per sfruttare al massimo l’efficienza della tecnologia fotovoltaica. Inoltre, è stato realizzato un sistema di raccolta delle acque piovane che, dopo esser state filtrate, vengono nuovamente inserite nella rete idrica.

Inoltre innovativo è l’impianto di ventilazione naturale che risulta di fondamentale importanza nel periodo estivo evitando quindi l’aumentare dei costi relativi alla climatizzazione. E per rendere maggiormente efficiente il Palatine Cente, le coperture sono state rivestite in parte con uno strato verde pensile su cui è piantato il sedum, un genere di piante che aiuta l’isolamento termico e limita al minimo le spese di manutenzione, in quanto si tratta di un’essenza sempreverde particolarmente autonoma. Chi volesse saperne di può leggere qui.

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