Biomattone e Bentobox, soluzioni intelligenti

La ricerca di componenti ecosostenibili nel campo delle costruzioni si affina giorno dopo giorno e l’ultima dimostrazione arriva da un nuovo materiale che è stato ideato dall’italiana Equilibrium, azienda da anni impegnata nel settore della bioedilizia.

Si tratta del Biomattone, un sistema costruttivo a base di biocomposito in calce e canapa che è stato di recente esportato per dei lavori anche in Svizzera. Oltre a garantire un ambiente salutare e un ottimo isolamento termico e acustico, è in grado di garantire un impatto ambientale molto ridotto visto che riesce a catturare le emissioni inquinanti dell’atmosfera essendo al contempo resistente al fuoco, al gelo, all’attacco di insetti e roditori. E alla fine del ciclo di vita è pure riciclabile e biodegradabile.

Un vantaggio doppio, ché il settore della bioedilizia sta creando occupazione. Quindi maggiori sono le richieste, maggiore sarà la necessità di avvalersi dell’ausilio di tecnici e installatori specializzati. E la Equilibrium è in prima fila nell’utilizzo di materiali a impatto zero, come il legno, il Natural Beton, il Biomattone e pannelli di magnesite. Per tutti i dettagli

E’ stata invece battezzata Bentobox l’ultima invenzione realizzata dal progetto City Log. All’atto pratico si tratta di un contenitore modulare self service che permette di poter ritirare la propria merce quando si vuole, senza dover attendere l’arrivo del corriere o di dover percorrere più chilometri per recarsi in un punto d’appoggio. Un modo pratico per eliminare la consegna di corrispondenza e pacchi porta a porta, per garantire un deciso miglioramento dell’impatto sull’ambiente.

Il deposito è formato da un telaio fisso e da sei moduli removibili a loro volta composti da cassetti indipendenti nei quali il corriere deposita la merce della spedizione. Successivamente il cliente riceve un sms per effettuare il ritiro in tutta sicurezza visto che il Bentobox ha un sistema che garantisce il controllo di eventuali manomissioni. Le prime sperimentazioni sono partite nelle passare settimane a Torino e hanno dato risultati incoraggianti. Chi volesse saperne di più trova tutto in

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