Crisi: momento grave, decisioni da prendere con urgenza

Emma Marcegaglia, numero uno di Confindustria, ha dichiarato che “la gravità del momento non consente pause: non si può restare fermi fino a settembre”. “Noi” – come sottolineato nel documento delle parti sociali sottoposto al governo da Marcegaglia – “siamo a disposizione nei prossimi giorni e nelle prossime settimane.

Riteniamo che il Consiglio dei Ministri debba assumere decisioni rapidamente e sottoporle al Parlamento senza soluzioni di continuità, non possiamo permetterci di rimanere fermi e in balia dei mercati fino a settembre”. I sei punti del documento riguardano il pareggio di bilancio, il taglio dei costi della politica, le liberalizzazioni e le privatizzazioni, gli investimenti, la semplificazione della Pubblica amministrazione e il mercato del lavoro.

Emma Marcegaglia ha inoltre sottolineato che “è un momento grave, che va affrontato con la massima determinazione; sappiamo che parte della crisi viene dalla situazione internazionale, ma sappiamo anche che il problema va affrontato con urgenza nel nostro Paese” e pertanto “il tema vero da affrontare ora è l’urgenza, la parola chiave è urgenza: si prendano decisioni subito”. “Il punto che ci preme di più in questo momento” – ha aggiunto la presidente degli industriali – “è da una parte l’equilibrio di bilancio e dall’altra la crescita“.

Raffaele Bonanni, numero uno della Cisl ha poi rimarcato che il documento “è la posizione comune di tutte le parti sociali, che tutte insieme hanno espresso l’esigenza di dare una sterzata alle riforme italiane”. Giovanni Centrella, segretario generale dell’Ugl, ha infine affermato che “occorre intervenire subito con riforme su fisco, costi della politica, energia, municipalizzate e infrastrutture: dopo il rigore occorre creare le condizioni per lo sviluppo“.

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