Confesercenti: pressione fiscale insostenibile

Marco Venturi, presidente di Confesercenti, ha dichiarato che bisogna dire “basta a un fisco lunare fatto da 62.500 norme tributarie, che ci fa spendere oltre 18 miliardi per gli adempimenti e che a un titolare di partite Iva costa 4.945 euro all’anno, rispetto ai 1.320 dei francesi, ai 1.290 dei britannici e ai 1.180 dei tedeschi”.

Secondo Venturi la pressione fiscale può definirsi “insostenibile” e inoltre “già 29 province hanno aumentato l’addizionale su RC auto mediamente del 30%”. Il numero uno di Confesercenti ha poi sottolineato che – come emerso da una indagine – il 60% degli italiani “giudica questo fisco oppressivo” e ha aggiunto che sarebbe necessaria una riduzione della pressione fiscale “sotto il 40% in tre anni a partire dal 2012″.

Venturi ha anche voluto rimarcare che “ogni anno circa un milione di imprese è costretto a confrontarsi con le organizzazioni criminali“: pertanto le aziende devono fare i conti con “un’asfissiante pressione mafiosa che pretende ora il pizzo, ora un prestito usuraio e altre volte vuole imporre merce, servizi, assunzioni di mano d’opera”. Per Venturi occorre quindi “un grande patto nazionale contro le mafie che coinvolga le grandi confederazioni d’impresa, i sindacati, l’associazionismo sociale e quello antiracket, nonchè il mondo della comunicazione e della cultura“.

“Di fronte ai problemi e alle sfide del momento presente” – ha infine scritto in un messaggio il presidente Napolitano – “i cittadini e la società italiana nel suo insieme avvertono il bisogno di ritrovare quei sentimenti di orgoglio e fiducia necessari per imprimere un nuovo impulso al progresso e alla crescita del Paese, nel segno di un’autentica etica civile e di una più profonda integrazione nel contesto europeo”.

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