Bonanni: la riforma fiscale non procuri deficit, lo pagheremmo noi

Raffaele Bonanni – segretario nazionale della Cisl (Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori) – ha dichiarato che portare l’età pensionabile delle donne a 65 anni “è una proposta irreale che noi non accettiamo: le donne sono gia’ sufficientemente in difficoltà e per loro 40 anni di lavoro spesso non corrispondono a 40 anni di contributi“.

Raffaele Bonanni – a proposito di riforma fiscale – ha poi affermato che la riforma “non deve procurare deficit perché lo pagheremmo noi, non deve generare debito“. Bisogna – ha puntualizzato Bonanni – “giocare all’interno del calderone fiscale, lavorare ancora di più contro il lavoro nero, stando attenti a non allargare le ganasce, ma stringendole ancora di più contro l’evasione fiscale”.

Per il segretario nazionale della Cisl “il secondo punto è quello di tassare le rendite finanziarie, non i titoli di Stato” e il terzo punto riguarda “la revisione di tutte le detrazioni che non vanno incontro ai ceti meno abbienti“. Ci sono – ha infatti evidenziato Bonanni – 400 agevolazioni “frutto di 30 anni di azioni lobbistiche: riteniamo inoltre che si possa aumentare di un punto l’Iva sui consumi più alti; questo avrebbe la funzione non solo di trovare 12-13 miliardi di euro ma di stimolare i prodotti italiani”.

Peraltro “anche sull’Iva bisogna recuperare evasione, si stima ci siano 55 miliardi evasi”. Infine il leader sindacale ha parlato di un vero e proprio ultimatum, poichè – ha pertanto concluso – senza la riforma fiscale “sarà scontro duro tra noi e il governo“.

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