Ancora cassa integrazione per la Fiat di Termini Imerese

Sempre a proposito di Fiat arrivano novità sul fronte caldo di Termini Imerese. La cittadina in provincia di Palermo vive praticamente sulla fabbrica Fiat che fa lavorare non solo gli operai al suo interno ma anche il porto cittadino ed alcune aziende di trasporto. La chiusura della fabbrica, programmata per fine 2011, getta una ombra seria sul futuro della città e proseguono le trattative per evitare il peggio.

Il gruppo torinese ha già fatto ricorso alla cassa integrazione dal 20 settembre al 4 ottobre 2010, quando verrà brevemente ripresa la produzione, brevemente perché già il 20 ottobre la Fiat ha di nuovo comunicato di aver ricorso alla cassa integrazione, con l’impianto che sospenderà di nuovo la produzione sino al 29 dello stesso mese, con ripresa dell’attività il 2 novembre.

Il Governo ha chiesto al ministero per lo Sviluppo di indire un incontro, che avrà luogo il 22 settembre, e che coinvolgerà l’azienda, i sindacati e la Regione Sicilia, per ricomporre il quadro della cassa integrazione e per scongiurare la chiusura totale dell’impianto. Molte aziende si sono fatte avanti per acquisire Termini Imerese, la più interessata qualche mese fa era la cinese Chery (che già collabora con l’italiana DR) e al centro dell’incontro ci sarà anche la cessione del passaggio di mano dell’impianto produttivo.

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