Social tra dipendanza e censure

La moda dei social è sempre più in rapida espansione. Giovani ma anche giovanissimi non sembrano riuscire più  fare a meno di Facebook e compagnia per riuscire a comunicare con gli amici.

Una connessione perenne da pc o da smartphone, qualsiasi strumento tecnologico è buono purché ci permetta di navigare e di poter controllare gli stati dei nostri amici o mettere ‘mi piace’ alla foto appena inserita dalla nostra fidanzata.

Una mania quella di essere costantemente collegati che ora anche le ricerche scientifiche definiscono una vera e propria droga. A occuparsene la ‘University Of Chicago Booth School Of Business’ che ha pubblicato lo studio su ‘Psychological Science’ dal quale emerge come  Facebook, Twitter e tutti i social possono arrivare a togliere addirittura il sonno. La “dipendenza” dai social infatti sembra essere abbastanza controllabile durante il giorno, molto meno durante la notte.

Per approfondire questa ricerca vi invitiamo a leggere questo approfondimento.

Sempre sul mondo dei social ha destato non poche polemiche la decisione da parte del secondo social più frequentato al mondo, ossia Twitter, di “piegarsi” alla censura di stato. Una politica nuova da parte del social che ha deciso come alcuni ‘cinguettii’ potranno essere bloccati nel caso venga fatta la richiesta dalle autorità per motivi legali. Dure le critiche degli utenti che considerano da sempre internet uno dei pochi luoghi dove poter esprimere apertamente il proprio pensiero, senza essere bloccati.

Queste le motivazioni del social:  “Continuando a crescere a livello internazionale, entriamo in paesi che hanno idee diverse sui limiti della libertà di espressione alcuni sono così tanto lontani dalle nostre idee che non riusciremo ad esistere lì. A partire da oggi, siamo capaci di intervenire per ritirare i contenuti degli utenti di uno specifico paese, lasciandoli invece a disposizione nel resto del mondo – ha precisato – non abbiamo ancora fatto ricorso a questa nuova capacità, ma se e quando ci verrà fatta la richiesta di ritirare un tweet in uno specifico paese, cercheremo di metterne a conoscenza l’utente e indicheremo in modo chiaro quando il messaggio sarà ritirato”.

Vi consigliamo di leggere questo articolo per vedere come gli utenti hanno intenzione di arginare la censura.

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