L’ufficio postale viene a casa

Sono due tra i maggiori operatori commerciali in Italia e ora hanno deciso di unire le forze. Perché già in questo 2012, come ha confessato l’amministratore delegato di Poste Italiane, Massimo Sarmi, intervistato da ‘La Repubblica’, ci sarà un servizio in più a disposizione dei cittadini, realizzato in collaborazione con Amazon.

In pratica è stato siglato un accordo tra le Poste e la società di e-commerce americana, da qualche mese con sede anche in Italia nel piacentino, affinché le consegne vengano gestite direttamente da almeno 6.500 postini ‘telematici’ direttamente attraverso il servizio “Posteitaliane per te” che è già attivo in tutti i capoluoghi di provincia e comuni con più di 30mila abitanti.

All’atto pratico, ogni operatore sarà dotato di palmare e di apparecchio per il Pos (ossia il pagamento elettronico attraverso una carta o bancomat) per consegnare direttamente a domicilio tutto quello che il cliente ordinerà alla Amazon.

E per tutto il 2012 il servizio sarà assolutamente gratuito, visto che si tratta di una prova, anche se dal prossimo anno diventerà a pagamento. L’intento delle Poste è quello di dotare con lo stesso equipaggiamento tutti i 15mila operatori sul territorio nazionale. “Gli uffici postali entrano nelle case – ha detto Sarmi – come e quando vogliono gli utenti e l’accordo con Amazon apre scenari inediti.

Facciamo quello che Poste Italiane fa da 150 anni, recapitiamo alla gente lettere e servizi, ma con tecnologie e funzionalità diverse”. Questo accordo inoltre permetterà agli utenti di scegliere di pagare al momento della consegna. E saranno le Poste a farsi carico della riconsegna al mittente, nel caso in cui il cliente non sia soddisfatto del prodotto acquistato.

La prossima frontiera riguarda i medicinali: “Abbiamo un accordo con Federfarma per la consegna a casa di farmaci ospedalieri. Poi stiamo valutando nuove modalità di consegna e prelievo di documenti cartacei. La frontiera da superare riguarda la stipula fuori sede di alcuni servizi finanziari, che potrebbero esser fatti a casa del cliente grazie al portalettere telematico. Ma la normativa impone la stipula e la firma negli uffici postali”.

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