Rinnovabili: disegno legge studia nuovi incentivi

Prende progressivamente forma il disegno di legge 1195 in discussione alla Camera, che contiene una serie di interessanti novità sul fronte delle rinnovabili. Ad interessare famiglie ed imprese è soprattutto l’articolo 27 del testo normativo, con cui si gettano le fondamenta per una nuova edilizia sostenibile.

Cogenerazione, basta una DIA!
Sono previsti una serie di incentivi per lo sviluppo di sistemi di microcogenerazione e cogenerazione, cioè di produzione congiunta, in uno stesso sistema integrato, di energia elettrica e calore utile.
Per le unità di microgenerazione, cioè di potenza fino a 50 Kilowatt Elettrici, bisognerà presentare una comunicazione all’autorità competente, mentre per gli impianti di piccola cogenerazione (fino a 1 MWe) sarà necessaria la DIA.

Geotermia senza problemi
Alcune semplificazioni in vista anche per gli impianti di geotermia.
Infatti, entro 180 giorni dall’entrata in vigore della legge, il Governo dovrà emanare una serie di decreti legislativi, che daranno un nuovo assetto alla normativa vigente in materia di sfruttamento dell’energia geotermica.

In particolare, appare interessante per gli utenti, che per installare le sonde geotermiche necessarie per gli impianti di riscaldamento e raffrescamento degli edifici che sfruttano l’energia della terra, sarà sufficiente fare ricorso alla Denuncia di Inizio Attività (DIA).

Elettrodomestici di classe A
Sparisce il divieto, previsto dalla Finanziaria 2008, di commercializzare elettrodomestici di classi energetiche inferiori alla classe A e di motori elettrici di classe 3 anche all’interno di apparati. Come pure è abrogato il divieto (previsto dall’art. 2, comma 132 della Finanziaria 2008, dal 1° gennaio 2011) di importare, distribuire e vendere lampadine a incandescenza ed elettrodomestici privi di un dispositivo per interrompere completamente il collegamento alla rete elettrica.

Lo scambio sul posto, alcune novità
Produrre e scambiare energia elettrica converrà di più. Se era vietato vendere energia prodotta da impianti rinnovabili non superiori a 20 kW (Dlgs 387/2003), d’ora in avanti l’energia elettrica prodotta può essere remunerata a condizioni economiche di mercato per la parte immessa in rete e nei limiti del valore eccedente il costo sostenuto per il consumo dell’energia.

Per incentivare la produzione di energia da fonti rinnovabili, inoltre, si prevede che i Comuni fino a 20.000 abitanti potranno utilizzare il meccanismo di scambio sul posto dell’energia prodotta da propri impianti di potenza fino a 200 kW. Si tratta del meccanismo che consente, in generale, di immettere in rete l’energia elettrica prodotta ma non immediatamente autoconsumata, per poi prelevarla in un momento successivo per soddisfare i propri consumi.
In particolare, per incentivare la costruzione di impianti fotovoltaici, i Comuni potranno cedere i loro terreni a privati cittadini che intendano usufruire del Conto Energia.

Fonte: Soldiblog.it

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