Piano casa: necessarie alcune modifiche

Secondo l`iter delineato dall`art. 11 del DL 112/2008 il Cipe ha esaminato, nella seduta dell`8 maggio scorso, lo schema di DPCM che contiene le modalita` per dare attuazione alle diverse tipologie di intervento previste nell`ambito del piano nazionale per l`housing sociale.
Sulla GU n. 139 del 18/6/2009 è stata pubblicata la delibera del Cipe che contiene il parere espresso in merito ai contenuti dello schema di DPCM.

Il Cipe ha ritenuto di esprimere un parere favorevole a condizione che: siano chiarite meglio le modalita` attuative con cui le Regioni e gli enti locali partecipano ai programmi integrati di intervento attraverso la sottoscrizione di “accordi di programma” (di cui all`art. 4 commi 1 e 2) nonche’ mediante “programmi coordinati di intervento” da sottoporre al Ministero delle infrastrutture e trasporti; sia reso esplicito che gli accordi di programma di cui all`art. 4 comma 1 dello schema di DPCM devono essere approvati con apposito DPCM previa delibera Cipe e d`intesa con la Conferenza Unificata; sia previsto l`obbligo di richiedere il CUP (Codice Unico di Progetto) di cui all`art. 11 L. 3/2003 per tutti i progetti di intervento che ricevano anche solo in parte un finanziamento pubblico.

Le altre richieste di integrazione, di minore interesse, riguardano poi, piu’ in particolare la composizione sia del Gruppo di lavoro che dovra` definire i requisiti dei Fondi immobiliari (art. 11 comma 3, schema DPCM) sia del Comitato di Monitoraggio (art. 13 DPCM).
Lo schema di DPCM una volta modificato come richiesto dal Cipe potra’ essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ed entrare cosi’ finalmente in vigore.

Si ricorda peraltro che nei giorni scorsi era arrivato anche il via libera da parte della Corte dei Conti.
Le prime risorse ad essere stanziate riguarderanno poi nello specifico: il canale dell`edilizia sovvenzionata (200 milioni di euro) e quindi interventi di competenza di Comuni ed ex Iacp caratterizzati da immediata fattibilita’ e gia’ ricompresi nel piano di ripartizione di cui al DM 28/12/2007 (ex programma straordinario di edilizia residenziale pubblica varato a suo tempo con la Legge 9/2007);

Fonte: Attico.it

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