Lo stato di salute del mercato immobiliare torna a quello degli anni ’90

Il mercato immobiliare sta vivendo uno dei peggiori periodi mai attraversati negli ultimi anni. Basti pensare che durante lo scorso anno la vendite delle case erano scese sotto quota 600 mila, una cifra certamente bassa che quest’anno si è ulteriormente abbassata di un pesante 11%.

Cifre queste, che equiparano lo stato di salute delle compravendite immobiliari di quest’anno a quelle registrate durante la metà degli anni Novanta.

Questa è la condizione analizzata dall’osservatorio Nomisma in seguito alle flessioni registrata nei primi mesi dell’anno. Una condizione che crea un vero e proprio stato di allarme, come rilevato nella giornata di ieri dai costruttori dell’Ance che hanno annunciato la chiusura di ben 40mila aziende, mentre oltre 19 miliardi di queste sono ancora in credito.

Insomma, il mercato è seriamente in difficoltà anche se i prezzi continuano a mantenersi su una soglia che non sfiora ancora il tracollo. Nelle grandi metropoli come Milano, l’interesse dei compratori sembra dirigersi soprattutto verso gli immobili di pregio con un prezzo medio di 6.788 euro a metro quadro, un prezzo che per quanto alto sfiora ribassi dello 0,7%.

Cali anche in periferia con un meno. Roma invece con i suoi 5.450 euro a metro quadro subisce ribassi del 4% per gli immobili di prestigio, mentre in periferia si limitano al -2%. La città di Napoli al di fuori del centro è possibile acquistare a 2.146 euro al metro con un ribasso del -1,4%, mentre per le case di pregio si passa ai 5.200 euro.

I prezzi insomma scendono, ma il tanto atteso tracollo non c’è ancora stato! Nonostante le banche non concedano pi mutui e i liquidi scarseggiano nelle tasche degli italiani, i prezzi degli immobili seppur in calo continuano comunque a tenere.

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