Imu, nelle grandi città è stangata

Se la stragrande maggioranza degli italiani ha pagato la prima rata dell’Imu, in molti però non si aspettavano aumenti decisamente spropositati soprattutto per la seconda casa, visto che hanno raggiunto anche punte del 700 per cento per arrivare sino al un massimo di oltre il 3.000 per cento per i contratti ‘concordati’.

I dati sono stati diffusi da Confedilizia, ossia l’associazione dei proprietari di casa, che ha effettuato un confronto per un immobile tipo sulla base dei primi dati relativi ad immobili a locazione nei comuni che hanno già stabilito le nuove aliquote. Sulle cifre ha pesato l’aumento del 60% della base imponibile dell’imposta, dovuto alla variazione del moltiplicatore della rendita catastale, così come l’aumento dell’aliquota applicabile.

Bastano alcuni esempi per capire: a Forlì per un immobile di categoria A2 – classe 1 di cinque vani in locazione con contratto concordato la variazione dell’imposta comporta un aumento del 3.037%, mentre a Siena è del 300%; per lo stesso immobile di classe 2 a Parma nel passaggio dall’aliquota Ici a quella Imu la crescita è del 748%, a La Spezia del +636%, a Savona del 359%, a Castiglione della Pescaia del 204%, a Reggio Emilia del 143%, a Salerno del 140%, ad Alba del 113%, a Ferrara del 106%.

Per gli immobili locati con contratto libero, per un cinque vani di categoria 2 gli aumenti sono contenuti fra il +92% di Alba e +204% di Castiglione della Pescaia, passando per +142% di Parma e Savona, +119% di Reggio Emilia, 106% di Salerno, e Ferrara e +92% di Alba. Per lo stesso immobile di classe 1, l’aumento è del 129% a Siena e del 124% Forlì.

Più in generale nelle grandi città i contribuenti hanno pagato in media il 54% in più rispetto alla media nazionale: l’importo pagato per l’acconto prima casa, in media si attesta sugli 84 euro e passa a 161 euro per le seconde case. Per quanto riguarda la prima casa Roma risulta la più penalizzata, con un importo medio dell’acconto pari a 170 euro, il 102% in più della media nazionale. Seguono poi Bologna (140 euro per la prima casa +67%, rispetto alla media), Genova (107 euro per un +27%) e Napoli (105 euro, +25%). I contribuenti di Milano hanno invece pagato in media 99 euro per la prima casa (+18% rispetto alla media nazionale). A Palermo invece l’acconto medio pagato sulla prima casa e’ stato di 54 euro, al di sotto della media generale del 36% e quello sulla seconda casa di 168 euro, solo il 4% in più della media nazionale.

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