IMU, le novità sulle aliquote

La montagna, intesa come governo, ha partorito il suo topolino, cioè una chiarificazione quasi definitiva su quella che è la tassa al momento più preoccupante per tutti gli italiani, ossia l’IMU. Accogliendo le riserve avanzate in questi giorni soprattutto dai Caf è stato infatti deciso che entro il 16 giugno verrà pagato l’acconto sulla base delle vecchie aliquote, mentre quelle nuove saranno emanate entro il 31 luglio.

Quindi, come recita l’emendamento ufficiale “il pagamento della prima rata dell’imposta municipale propria è effettuato, senza applicazione di sanzioni ed interessi, in misura pari al 50 per cento dell’importo ottenuto applicando le aliquote di base e la detrazione previste” mentre per la seconda rata verrà versata “a saldo dell’imposta complessivamente dovuta per l’intero anno con conguaglio sulla prima rata” entro il 15 dicembre.

E ora la palla passa ai Comuni che entro il 30 settembre 2012, sulla base dei dati aggiornati, dovranno approvare o modificare le aliquote e le detrazioni del tributo. Al momento quindi entro il 18 giugno, ossia per l’acconto, il calcolo si dovrà fare solo sulla base delle aliquote generali che sono pari al 4 per mille sulla prima casa e al 7,6 per mille su quelle successive e sui fabbricati adibiti ad attività imprenditoriali, con le detrazioni fissate in 200 euro per tutti e altri 50 euro per ogni figlio.

Intanto però c’è già chi fa i primi calcoli, come la Cgia di Mestre che ha redatto uno studio sugli effetti economici che l’Imu provocherà sui bilanci delle aziende italiane. Come sottolinea il segretario della Cgia Mestre, Giuseppe Bortolussi “con l’Imu le imprese manifatturiere artigiane e quelle industriali pagheranno quest’anno oltre 1.500 euro in più all’anno per ogni azienda. Un po’ meglio sarà per gli uffici e per i negozi commerciali. Per i primi l’aumento medio in capo agli studi professionali sarà di 949 euro, per i secondi il maggior prelievo che graverà sui commercianti sarà di 569 euro. Complessivamente, comunque, l’applicazione dell’Imu provocherà una salassata che rischia di mettere in ginocchio l’intero sistema produttivo Paese”.

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