Prendere in affitto una casa non è un’operazione così semplice come potrebbe sembrare. Prima di prendere in locazione un immobile, bisogna infatti prestare molta attenzione a cosa scegliere, valutando attentamente le possibili alternative in circolazione, senza incorrere in scelte affrettate ed approssimative.
Proprio per questo motivo è consigliabile rivolgersi ad un’apposita agenzia che sappia svolgere funzioni di intermediazione. Il discorso però è molto semplice, le agenzie si pagano (e spesso profumatamente) per svolgere attività che, con un po’ di attenzione, possono essere svolte da chiunque..a costo zero.
Per procedere alla ricerca di una casa in affitto è necessario però acquisire alcune indispensabili informazioni, ed in particolare quelle riguardanti i contratti di locazione. Partiamo con il dire che i contratti di locazione possono essere sostanzialmente di due tipi:
- Libero
- A canone
Un contratto ad uso abitativo libero viene solitamente conosciuto con la classica formula “4+4”. in questo caso l’inquilino potrà contare su una durata minima contrattuale di 4 anni. Una volta giunti a scadenza naturale, il rinnovo avverrà automaticamente per altri 4 anni. Prima della decorrenza del termine, il canone non potrà essere modificato.
Quando invece si parla di contratto a canone, la formula tipica è quella del 3+2. In questo caso, una volta giunta la prima scadenza il locatore, può sciogliere il contratto od aumentare il canone fissato. Esistono poi i contratti transitori i quali prevedono durate particolarmente brevi che variano da un minimo di 1 mese fino ad un massimo di 18.
È importante sottolineare che, non sempre, i proprietari sono disposti a stipulare contratti, preferendo invece una contrattazione a nero. Scelte di questo tipo possono diventare molto rischiose, sia per i proprietari (che in caso di denuncia si troverebbero a dover sborsare molti soldi) sia per gli inquilini che, senza contratto, sono completamente sprovvisti di sostegni legali e tutele.
