Tremonti teme il ritorno della speculazione

Tremonti tuona nel suo discorso da Washington, i bankers sono tornati e la crisi appena superata potrebbe tornare in men che non si dica. Parole insomma molto dure, corroborate poi dall’Italia da Brunetta che ha commentato negativamente il comportamento dei banchieri privati. Tremonti ha voluto sottolineare in particolare alcune cose, il comportamento, appunto, degli speculatori, e la situazione dell’Italia.

Il nostro ministro dell’Economia ha parlato del ritorno della speculazione, con gli investitori privati che stanno cercando di sfruttare la situazione per trarne vantaggi e profitti, in particolare ha detto a chiare lettere i debiti pubblici si trovano in difficoltà anche e sopratutto a causa della scelta fatta di salvare le banche nel loro insieme.

Sempre Giulio Tremonti ha anche commentato, come dicevamo, la situazione dell’Italia, che non è stata coinvolta in questa problematica perché ha scelto di non intervenire. Insomma quella dell’Italia sarebbe una gestione oculata ed illuminata, sinceramente chi vi scrive pensa seriamente che la gestione delle banche in Italia non va ad inficiare il debito pubblico ma grazie a meccanismi che definire virtuosi non appare lecito, e poi è sempre bene a ricordare che il tasso di disoccupazione in Italia è superiore alla media europea, benché si dica il contrario, e che se non c’è lavoro uscire dalla crisi è pura utopia.

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