La Fed non alza i tassi di interesse

Una vera e propria doccia fredda, quella che arriva dalla Banca centrale per quanto riguarda le speranza e le convinzioni degli Stati Uniti di cominciare a intravedere la luce in fondo al tunnel della crisi. Infatti la Fed ha deciso di non modificare il costo del denaro, che rimane quindi ai minimi storici tra lo 0 e lo 0,25%.

Il motivo è semplice: il ritmo della ripresa dell’economia americana si è un po’ arenato negli ultimi mesi e, nel breve periodo, rischia di non essere così competitiva come previsto. Inoltre, le condizioni del mercato del lavoro sono peggiorate, compreso quello immobiliare e del credito bancario, che ha registrato una costante contrazione.
Per questo motivo, il Comitato di politica monetaria ha fatto sapere che i tassi di interesse non subiranno alcuna modifica e resteranno molto bassi per un periodo prolungato.
La reazione di Wall Street è stata tutto sommato positiva, dato che dopo il comunicato della Fed si sono diminuite le perdite della seduta.
La Fed sottolinea, in ogni caso, che i consumi delle famiglie stanno crescendo, anche se molto lentamente, ma un freno è posto dalla disoccupazione, dal troppo contenuto aumento dei redditi, dalla debole ricchezza e dalla restrizione nella concessione di credito.

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