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Quali sono le formule di finanziamento più diffuse in Italia?

05 Mar 2010
admin
Prestiti e Mutui

Per quanto attiene ai crediti nel campo del consumo, pare che “La cessione del quinto dello stipendio”, si sia rivelato uno strumento assolutamente dinamico rispetto alle altre formule, registrando in tutto il 2009, una richiesta forte e consolidata da parte delle famiglie che hanno dovuto per motivi di forza maggiore, ricorrere a una qualunque forma di finanziamento.

Ricordiamo che “la cessione del quinto dello stipendio”, è una peculiare forma di prestito personale, che permette di ricevere in dotazione un capitale il cui rimborso si può estinguere tramite la cessione di quote dello stipendio, fino ad un massimo di un quinto dell’ammontare complessivo del reddito stesso.

Alcune stime sul settore, hanno annunciato che almeno un terzo delle famiglie italiane è indebitato in quanto i dati emersi palesano circa il 26% della popolazione complessiva, e per di più nel 21% dei casi, i nuclei familiari stipulano più d’un contratto di prestito, sottoponendosi a ingenti e numerose pressioni economiche non sempre semplici da sostenere.

Nello specifico, la ricerca condotta dalla Banca d’Italia ed elaborata dall’ABI, ha denunciato che nella maggioranza dei casi, circa il 63%, i contraenti hanno preferito accendere contratti di mutuo per periodo a medio – lungo termine, raggiungendo la somma complessiva di ben 240miliardi di euro.

L’11,2% invece, sceglie formule di credito sul consumo immediato, il 10,3% prestiti non finalizzati e solo il 4,6% carte revolving.

Eppure sembra che la situazione italiana non sia tanto disastrosa rispetto a quella riscontrata nei Paesi dell’Unione Europea, in quanto l’indebitamento delle famiglie del “Bel Paese” sembra essere alquanto contenuto, dato che, se in Italia si parla di un numero che si aggira sul 57% la popolazione francese e tedesca tocca tassi medi 90%.

Banca d'Italia, consumo, crediti, formule, mutui, ricerche



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