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Prestiti cresce la domanda e spunta la ristrutturazione del debito

01 Mar 2013
admin
Banche, Prestiti e Mutui

Viaggiano a due velocità in Italia i mutui e i prestiti e lo dimostrano anche i dati della raccolta maturata a gennaio. Infatti se il mercato dei mutui è sostanzialmente fermo complici le condizioni impossibili imposte dalle banche, per quanto riguarda i prestiti c’è un lieve incremento tanto che a gennaio la domanda è in aumento.

Inutile però farsi troppe illusioni perché rispetto ad una richiesta pari al 10,4% del totale della domanda di finanziamenti  in realtà quelli concessi sono risultati il 4% di quelli complessivamente erogati. E diminuisce anche l’importo medio dei prestiti personali passato in quattro anni dai 15.579 euro del secondo semestre 2008 ai 10.831 degli ultimi sei mesi del 2012.

Ma cosa succede se un cliente non fosse in grado di rimborsare rate di prestiti o mutui rispettando le scadenze giuste?  Con il Decreto Crescita  del gennaio 2012 si può richiedere al giudice la ristrutturazione del debito:  è stata infatti introdotta una specifica procedura per il consumatore, ossia a dire ogni persona fisica indebitata per motivi diversi dalla propria attività lavorativa. Così il consumatore può usufruire di un piano di ristrutturazione del debito da sottoporre al parere del giudice, sviluppato con l’assistenza di organismi appositamente istituiti che al momento non sono ancora attivi in quanto mancano i provvedimenti attuativi.

Toccherà al giudice quindi valutare se il piano sia attuabile in base anche alle garanzie offerte e approvare la richiesta senza dover chiedere il parere dei creditori. Sulla sua decisione peserà la fattibilità del piano e delle garanzie offerte che possono essere beni liquidabili o garanzie personali di terze persone affidabili ma anche la buona condotta dello stesso debitore. Inoltre se si osserveranno le scadenze si potrà ottenere l’esdebitazione. In pratica una volta liquidati i beni e valutata positivamente la condotta del richiedente il giudice può concedere, nell’arco di quattro anni,  anche l’azzeramento dei debiti residui.

Banche, garanzie, importo medio, mutui, prestiti, ristrutturazione del debito



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