Mutui a tasso fisso: scende la soglia ad usura

La Banca d’Italia, in accordo con le consuete variazioni su base trimestrale, ha reso noti i nuovi livelli di tassi ad usura per i mutui, sia a tasso fisso che a tasso variabile, per i finanziamenti, i prestiti personali ed il leasing. In particolare, per i mutui a tasso fisso il livello dei tassi ad usura a partire dal prossimo anno scende di oltre un punto percentuale, dal 9,12% all’8,09%.

Il risultato è il frutto del recente abbassamento dei tassi di interesse; scende anche la soglia ad usura per i mutui a tasso variabile, che scende all’8,16%. Il calo generalizzato dei tassi ad usura riguarda anche i leasing, eccetto quelli fino a 5.000 i cui tassi salgono dal 16,9% al 18,5%.
Nel dettaglio, i livelli aggiornati dalla Banca d’Italia sono stati calcolati in base al tasso medio rilevato nel corso del 2008 per tutte le tipologie di accesso al credito. Per definizione, un tasso di interesse viene definito ad usura quando viene applicato ad un livello superiore del 50% rispetto al valore medio fissato dalla Banca d’Italia.
Secondo la Confesercenti, trattasi di una buona notizia che però deve garantire grande attenzione, sia nei confronti delle famiglie, sia per le imprese in una situazione di grave crisi come quella attuale che sta attraversando il nostro Paese.
In particolare, secondo Marco Venturi, presidente dell’Associazione di imprese, oltre ai limiti ad usura dovrebbe anche esistere un livello di ‘tasso di convenienza’ che permetta alle imprese di sostenere gli investimenti e, di conseguenza, garantire i livelli di occupazione al fine di fronteggiare la crisi.

Fonte: Confesercenti.it

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