Finanziamento BCE, respirano banche e correntisti

Ha avuto un successo andato anche oltre le previsioni il finanziamento della BCE agli istituti di credito dell’Eurozona: sono andati via ben 489 miliardi di euro richiesti dalle 523 banche interessate. E quasi un quarto del denaro, ben 116 miliardi, arriverà in Italia, a dimostrazione della necessità urgente di avere fondi liquidi.

Una notizia che fotografa la situazione economica italiana ma che almeno a breve termine potrebbe rappresentare un’ancora di salvezza per aziende e privati cittadini, che finalmente avrebbero accesso più facile al denaro anche perché secondo molti esperti del settore buona parte di questi soldi, a partire dal nostro Paese, non potrà essere utilizzata per sostenere il debito mentre più probabilmente saranno impiegati per finanziare il settore privato, oppure per rimborsare i debiti delle banche in scadenza nel 2012: secondo Goldman Sachs questi quasi 500 rappresentano circa il 63% di quel debito in scadenza l’anno prossimo.

E tra due mesi, il 28 febbraio, è prevista un’altra tranche di sostegno della BCE alle banche europee che probabilmente sarà ancora con finanziamento a 36 mesi e tasso all’1% come in questo caso. Detto questo, non si annuncia comunque un 2012 facile per gli istituti e di conseguenza per chi debba accedere al credito: il Pil è previsto ancora una volta in calo in Italia, ma anche in Francia, Spagna, Belgio, Austria, Olanda, Grecia e Portogallo con una tendenza alla crescita prevista solo nel 2013.

In ogni caso si è trattato di una mossa necessaria, come ha sottolineato anche il direttore generale dell’Unicredit, Andrea Nicastro, intervistato da ‘La Stampa’: “In questo momento la cosa importante e’ ripristinare le condizioni di liquidità per il tessuto produttivo, dando supporto alle imprese e alle famiglie. E’ difficile fare una stima precisa di quanto il denaro prestato dalla BCE contribuirà a ridurre il costo del credito in Italia, anche se tendenzialmente può portare a condizioni del credito migliori”.

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