Crollo dei mutui mentre Draghi avverte le banche

La richiesta di mutui cola a piccoLa situazione economica non da segni di miglioramento, nel 2012 la richiesta dei mutui ha avuto un crollo vicino al 40% e la previsione per l’anno corrente non prospetta nulla di buono. Il presidente della Bce Mario Draghi prende di mira le banche che non vogliono adeguarsi al nuovo contesto “Non possiamo e non vogliamo sovvenzionare gli istituti insolventi e i governi.

Nei giorni scorsi Draghi è stato ospite dell’Università di Amsterdam dove ha avuto l’occasione di parlare dei problemi del vecchio continente “Se le banche in alcuni Paesi non prestano a tassi ragionevoli, le conseguenze per l’Eurozona sono gravi. È particolarmente sconcertante che le piccole e medie imprese soffrano più delle grandi, dato che fanno i tre quarti dell’occupazione.” Il portavoce della Bce ha voluto mettere le cose in chiaro, è stato particolarmente duro nei confronti dei governi e delle banche europee “Avviare le riforme strutturali, il risanamento dei conti pubblici e rimettere in ordine i bilanci delle banche non è fra le responsabilità né nel mandato della politica monetaria.

Intanto in Italia il rapporto tra cittadini e banche si fa sempre più complesso, la richiesta di mutui cola a picco. Il calo annuale è dell’ordine del 39,5%, con picchi preoccupanti nelle isole, dove i punti percentuali raggiungono il 50,6%, e al sud con il 42,8%. A svelare l’andamento del nostro Paese è l’Istat, la metà delle richieste dei mutui per l’anno 2012 sono provenute esclusivamente dal Nord Italia. L’istituto di statistiche ha contato per il Nord Ovest 19.789 e per il Nord Est 15.195 richieste tra mutui, finanziamenti e altre obbligazioni.

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