Si ritorna a parlare di Assicurazione Domestica alle Donne

Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ripropone la proposta lanciata dall’ Anmil e annunciata dall’Inail, di estendere tutte le garanzie infortunistiche previste per i lavoratori, alle donne che lavorano in casa.

L’idea mira a stabilire un’assicurazione domestica obbligatoria volta a tutelare le casalinghe che lavorano all‘interno del proprio domicilio, e pare che su tale argomento ci sia una sorta di unanimità da parte del Governo e delle Associazioni di categoria.

La questione è stata sollevata da Franco Bettoni, presidente dell’Associazione Nazionale Invalidi e Mutilati del Lavoro, che ritorna a puntare sull’argomento riportando in auge un tema spinoso come questo.

In realtà la proposta è stata presentata parecchio mesi orsono, in quanto è da un po’ di tempo che l’Inail sta lavorando alla proposta di allargare la platea dei beneficiari alle donne lavoratrici che ancora non hanno modo di godere dell’assicurazione domestica.

Sembra che tra un paio di settimane sarà finalmente presentata la proposta al ministro, ma numerose sono le titubanze in merito, in quanto si pone con forza il problema della sostenibilità, anche se gli addetti al lavoro assicurano che con cifre relativamente contenute si potrebbe comunque offrire un buon servizio di tutela a tutte le casalinghe, che siano esse lavoratrici e non.

Sembra che i costi potrebbero essere ridotti all’osso senza compromettere le possibili prestazioni offerte.

Riguardo l’argomento, il Governo ha annunciato che sarà forte e deciso l’impegno messo in atto.

Come afferma il presidente dell’Associazione Nazionale Invalidi, occorre una sinergia di risorse di fondi sia tra privati, sia tra quelli previsti per il Testo Unico in materia di sicurezza e contributi.

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