RC Auto, così cambiano le regole

Cambiano le norme sulla Rc Auto, in base a quanto disposto dal governo con il nuovo decreto sullo Sviluppo, e soprattutto fanno un passo deciso per evitare le frodi assicurative che più di ogni altra cosa fanno lievitare i costi per i consumatori.

Ma più in generale sono stati presi provvedimenti importanti per tutto il settore assicurazioni.

Uno dei punti fondamentali è l’affidamento all’IVASS, ossia l’Istituto per la vigilanza sulle Assicurazioni Private la cura della prevenzione amministrativa per le frodi nel settore Rc Auto relative alle richieste di risarcimento e di indennizzo. Spetterà all’Ente realizzare un archivio informatico integrato grazie al quale sarà più facile individuare indici di anomalia e quindi le possibili frodi. E lo stesso Istituto potrà segnalare le anomalie alle Autorità giudiziarie incentivando  azioni di indagine con la vigilanza assicurativa.

Inoltre verrà definito con un decreto del ministro delle Sviluppo Economico, uno schema di contratto ‘base’ di assicurazione Rc auto nel quale si prevedano tutte le clausole per l’adempimento di assicurazione obbligatoria. Praticamente ogni compagnia assicurativa dovrà offrirlo obbligatoriamente al pubblico anche attraverso internet definendone il costo complessivo individuando separatamente ogni eventuale costo per i vari servizi aggiuntivi. In più è stato allungato da 2 a 10 anni il termine di prescrizione delle Polizze Vita ‘dormienti’,  termine ritenuto insufficiente per garantire la possibilità di riscatto della polizza in particolare in caso di morte dell’intestatario.

Scompare anche il cosiddetto tacito rinnovo, rendendo più facile per l’assicurato cambiare Compagnia più facilmente, favorendo così la concorrenza. E ancora, gli intermediari assicurativi potranno adottare forme di collaborazione reciproca per svolgere la loro attività anche mediante l’utilizzo dei rispettivi mandati  e anche se agiscono come monomandatari. Potranno operare così sia gli intermediari iscritti nella medesima sezione del registro o nell’elenco annesso, sia tra di loro reciprocamente “a condizione che al cliente sia fornita una corretta e completa informativa in relazione al fatto che l’attività di intermediazione viene svolta in collaborazione tra più intermediari, nonché l’indicazione dell’esatta identità, della sezione di appartenenza e del ruolo svolto dai medesimi nell’ambito della forma di collaborazione adottata”, come si legge nel decreto.

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