Polizze Dormienti: continuano le polemiche!

Si continua a parlare di polizze dormienti, di manovre statali e di fondi governativi.

A quanto pare coloro i quali hanno ereditato il compenso per polizze vita stipulate da persone decedute prima del 27 ottobre 2007, non rischiano di vedersi sottratte le somme maturate e non ancora incassate.

Come oramai si sa, la polemica è vecchia di mesi ed è stata sollevata dal Movimento Consumatori che, fermamente, ha deciso di opporsi alla decisione governativa di far confluire il danaro maturato da polizze vita non incassate, nel Fondo per il risarcimento delle vittime delle truffe e degli scandali finanziari.

Dopo lotte e polemiche il Governo finalmente si pronuncia, e pare che abbia eliminato, almeno, la retroattività che avrebbe potuto causare ancora maggiori danni ai consumatori.

Ricordiamo che la polemica scaturisce dai tempi di prescrizione che sembrano essere davvero troppo brevi, in quanto si parla di soli due anni mentre per gli investimenti di natura finanziaria e per le giacenze in conto corrente devono trascorrere almeno dieci anni, questo ci porta a comprendere che, di sicuro, c’è una piccola nota stridente in questa vecchia questione che pare non giungere mai ad una soluzione.

Nonostante il provvedimento governativo il Movimento dei Consumatori non si dichiara affatto soddisfatto, dato che l’eliminazione della retroattività non risolve di certo il problema legato ai termini di prescrizione, difatti le somme non riscosse entro due anni dal causarsi delle vento per cui cominciano a maturare, se non vengono ritirate finiranno nel famoso Fondo Governativo alimentando progetti di ordine sociale come la social card, la stabilizzazione dei lavoratori precari, risarcimenti vari e ricerca.

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