Polizze Dormienti: Altroconsumo mobilita gli utenti

Sta per ripresentarsi l’aspro problema delle cosiddette “polizze dormienti”, ovvero tutte quelle polizze scadute senza che i beneficiari ne abbiano riscosso gli utili,  entro i due anni di decorrenza.

Il problema è vecchio di anni, tanto che le associazioni dei consumatori hanno più volte mobilitato gli utenti al fine di risolvere celermente la questione, mentre centinaia e centinaia di euro rimpinzano ancora il Fondo istituito presso il Ministero dell’Economia.

Già nel mese di Dicembre scorso,  Altroconsumo ha ufficialmente invitato il presidente del Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti, a presentare al Governo un emendamento all’interno del pacchetto “Decreto Milleproroghe”, ma sembra che sul fronte delle istituzioni non ci siano state risposte esaurienti rispetto al problema.

In prima istanza Altroconsumo chiede al Governo di stilare un apposito regolamento disciplinare al cui interno sia contemplata la possibilità da parte dei titolari delle polizze di riaccendere la polizza entro un determinato periodo,  come da sempre accade sia per i conti correnti che per i libretti a deposito.

Un palese conflitto di interessi, denuncia l’associazione che non demorde, sperando che qualcosa possa risolversi dopo il varo del famoso “Decreto Incentivi”.

Altroconsumo in maniera specifica chiede alle istituzioni che venga riconosciuta alle polizze la cui decorrenza era prevista per il 1 Gennaio 2009, la possibilità di applicare specifiche disposizioni, mentre per quelle “più vecchie”, che non siano più considerate dormienti,  soprattutto se nel contratto erano stati specificati tempi di decorrenza più lunghi.

Altra proposta dell’associazione riguarda i capitali già versati nel Fondo, e quelli in procinto di esserlo, la richiesta prevede il reclamo diretto degli aventi diritto entro sei mesi dall’entrata in vigore della nuova disposizione.

In ultima istanza, ci si rivolge alle compagnie assicurative che dovrebbero avere un regolamento più trasparente che metta al corrente, una volta entrate in vigore le disposizioni, i soggetti coinvolti dei tempi di prescrizione e l’eventuale devoluzione al Fondo.

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